Dopo un caldo infinito da girone dantesco dell’Inferno, l’autunno è arrivato col suo carico di uggiosità e pioviggine, di cieli bigi e del non sapere mai cosa mettersi addosso, del vestirsi a cipolla e di un ombrellino sempre a portata di mano. Io sogno quelle giornate d’autunno col cielo azzurrissimo, una brezza freschina, lo scricchiolare delle foglie secche e il mondo intorno arancione. E voi? Adesso, ore 14.45, sta piovendo e direi che ho azzeccato la cena. Stamattina, rapita dalla voglia d’inverno ho fatto una zuppa imperiale davvero strepitosa e saporitissima e un buon brodo di pollo. Sarà bello stasera scaldarsi le mani intorno alla ciotola, soffiare sul brodo bollente e farsi pervadere da questa coccola di cubetti energici, da queste “spugnette” tuffate nel brodo. La zuppa imperiale sa di domenica, di festa, di mamme e di nonne…
Dal sito www.artimondo.it vi incollo l’origine della zuppa imperiale che pur nella sua semplicità nel nome racchiude qualcosa di nobile e regale.
I miei ingredienti:
Per quante persone? Dipende dalla fame e dalle abitudini, se si fa il bis come piatto unico, se si hanno figli adolescenti maschi non a dieta. Io l’ho fatta per 4 e sarà la nostra cena.
8 uova medie per pasta fresca
7 cucchiai di semola di grano duro
120 grammi di parmigiano
sale e noce moscata (io abbondo con la noce moscata perchè amo il suo carattere)
100 grammi di burro
Brodo di pollo:
2 cosce di pollo
Sedano, carota, cipolla, prezzemolo, sale grosso, 3 pomodorini
Rompete le uova intere in una ciotola e con una frusta lavoratele insieme alla semola e al parmigiano, al sale e alla noce moscata fino ad ottenere una crema.
A parte sciogliete il burro in un pentolino e aggiungetelo poi nella ciotola. Rimescolate bene e amalgamate per avere un composto “soffice e spumoso”.
Prendete poi una teglia di alluminio o una teglia rettangolare da torta, rivestite con carta da forno e aggiungete il composto livellandolo bene. Infornate in forno già caldo a 170 gradi in modalità statica per 20 minuti circa.
PRIMA
DOPO
Et voilà! Lasciatela intiepidire, toglietela dalla ruola, appoggiatela sul tagliere e tagliate prima a striscioline e poi a piccoli dadini.
A me piace così: carichissima di giallo, fatta con la semola e non con la farina, senza mortadella, bella saporita e “tosta” nella consistenza. Mi piace che assomigli alla consistenza e al sapore dei passatelli. La zuppa imperiale troppo spugnosa e piena di buchi e troppo chiara non mi piace. Ci penserà il brodo caldo ad ammorbidirla ?
Bella, vero? Ma soprattutto squisita!
Che dite? Filtriamo il brodo e la tuffiamo? ?
Cecilia Mazzeo, autrice, foodblogger, Mamma Ceci, “tante cose”