Involtini di tacchino allo strudel destrutturato

Involtini di tacchino allo strudel? Sì, avete capito proprio bene: allo strudel, slurp!

In casa sono tutti sconvolti dalla mia capacità d’inventarmi un piatto gustoso e raffinato all’ultimo secondo. Avevo scongelato del carpaccio di manzo e delle fettine di tacchino, senza sapere bene cosa sarebbero diventati, ma il congelatore offriva quello. Il caldo pomeridiano di oggi e il primo assaggio di cicale mi avevano resa un’ameba. Poco dopo le 19 trovo il coraggio di andare in cucina che è un vero e proprio forno crematorio. E adesso? Mi sono chiesta. Avevo zero voglia di cucinare, ma non sopporto sbattere le cose nel piatto senza amore e senza pensiero. Solo l’idea mi disgusta e intristisce. Col carpaccio di manzo ho fatto dei mini involtini con cuore di pecorino sardo e salvia…che si sono pappati gli uomini. E mo’ col tacchino che ci faccio? Dai tacchino, parlami! Non so da dove mi vengano le idee. È come se nella mia testa si creasse una costellazione di scintille e dopo un dettaglio tira l’altro. Passo dopo passo è venuta fuori una cenetta capolavoro e una degna pietanza per il pranzo di Natale. Cosa? Involtini di tacchino allo strudel destrutturato. E’ un piatto gustosissimo in cui i sapori si amalgamano in perfetta armonia e soprattutto è davvero sano se pensate ai singoli ingredienti che sto per presentarvi. Io ho cenato così: con due involtini, senza pane ed ero super sazia.

Per 2 persone:

5 fettine di tacchino

1 mela rossa Fuji

due patate piccole

1 cipolla

1 cucchiaio di olio

sale aromatizzato alle erbe q.b.

1 cucchiaino di zucchero

mezzo bicchiere di cognac

acqua q.b.

1 cucchiaio di farina

cannella q.b.

2 rametti di rosmarino

un pugno di frutta secca mista: mandorle, nocciole, uvetta

la scorza di un limone non trattato e un po’ del suo succo

5 fettine sottilissime di scamorza o formaggio simile a pasta filante

Procedimento:

Lavate la mela, togliete il torsolo e tagliatene metà a ventagli sottilissimi e l’altra metà in piccoli pezzetti. Pelate le patate e tagliate anch’esse a fettine sottilissime. Tagliate finemente anche la cipolla. In una padella antiaderente fate appassire la cipolla insieme alle patate e ai pezzetti piccoli di mela e a un po’ di sale aromatizzato.

Preparate gli involtini. Con le mani infarinate “sporcate” le fettine di tacchino. Adagiate dentro a ogni fettina i ventagli sottilissimi di mela, un pochino di sale aromatizzato, la cannella e la fettina di scamorza. Chiudete ogni involtino con due stuzzicadenti. Ponete gli involtini nella padella insieme alla cipolla, alle mele e alle patate. Sfumate col cognac. Aggiungete poi la scorza di limone e un po’ del suo succo, un po’ di rosmarino tritato, altra cannella, il misto di frutta secca e il cucchiaino di zucchero. Coprite col coperchio e fate cuocere a fuoco basso, rimescolando di tanto in tanto e aggiungendo un po’ di acqua quando vedete che si asciuga troppo. E poi voilà! Servite gli involtini adagiati sopra lo “strudel”, spolverate con un po’ cannella e decorate con un rametto di rosmarino. Sono davvero buonissimi, delicati, ma particolari e poi ammettetelo: avreste mai pensato di mangiare lo strudel come secondo piatto?