Colazione di Pasqua

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La tradizione della Pasqua vuole una colazione in stile brunch: dolce e salato insieme. Una colazione decisamente corposa e calorica, ma ricca di significati, simboli e metafore. Abbandonarsi ai rituali, ripercorrere abitudini antiche fa bene al cuore. Rende le anime più vicine e soprattutto le fa addentrare nel centro luminoso della festa affinché non sia solo acquisto e mondanità, ma amore e “spirito”.
Per la mia colazione di Pasqua ho preparato dei biscottini a forma di colomba con la farina di Mais, deliziosamente profumati al limone. Amo molto la farina di mais e la granulosità che regala all’impasto, quella specie di capacità assorbente, un’alchimia forte e delicata insieme. La nota salata, invece, è stata data da una focaccia veloce al parmigiano fatta con la farina di kamut. Il sapore la fa assomigliare alla pizza umbra al pecorino, detta anche crescia. In realtà questa è velocissima da fare e più leggera per l’assenza di uova. La consistenza non è soffice, anzi risulta piuttosto secca e compatta, ottima da accompagnare con gli affettati. Per l’occasione ho usato il salame. E non potevano mancare le uova sode benedette. Un amico sacerdote ci ha fatto dono di un’usanza bellissima: sgusciare le uova sode benedette recitando tutti insieme il CREDO. Sì, credo.

Focaccia al Parmigiano

200 gr di farina di Kamut

mezza bustina di lievito istantaneo

due cucchiai di olio extravergine di oliva

Un po’ di sale

un cucchiaino di zucchero

100 gr di parmigiano grattugiato

acqua per impastare

Impastare gl’ingredienti e “sentire” con le mani. Sono le mani le vostre migliori consigliere, non le ricette. Come antenne vi guidano e saggiano l’impasto con una specie di radar e vi suggeriranno se aggiungere acqua o, viceversa, farina. Cucinare è un atto d’amore. Ci vuole sì la tecnica, ma senza troppa rigidità. A volte sapersi abbandonare all’istinto regala risultati sorprendenti. Non abbiate paura del vostro intuito. Sentiteli dentro gl’ingredienti. Dentro, sulla pelle, sulla lingua. Dunque impastate e stendete su una teglia ricoperta con carta da forno dando la forma desiderata: quadrata o circolare. Bucherellate la superficie con i rebbi di una forchetta e infornate a 180 gradi in forno ventilato per 20 minuti circa.

Colombine biscottate

200 g d farina di mais Fioretto
150 g di farina 00
170 g di burro
100 g di zucchero
2 uova
un pizzico di sale
2 limoni non trattati
Mezza bustina di lievito vanigliato

Setacciare le due farine con il lievito e disporle a fontana su una spianatoia. Al centro rompere le uova, aggiungere il pizzico di sale e cominciare a lavorare in punta di dita. Ammorbidire il burro a bagnomaria o nel microonde e sciogliervi dentro lo zucchero. Aggiungere burro e zucchero all’impasto insieme alla scorza grattugiata dei limoni e impastare per bene. Quando si ottiene un impasto sodo ed omogeneo, avvolgere nella pellicola trasparente e far riposare per un’oretta in frigo (o per mezzora nel congelatore). Passato questo tempo, riprendere l’impasto e stenderlo col mattarello. Lo spessore deve essere di circa 1 cm. Usare le formine per dare la forma desiderata. Essendo un composto di burro che si scalda con le mani occorre usare delicatezza per non romperlo. Rivestire una teglia con carta da forno, adagiare i biscotti aiutandosi con una spatolina e infornare in forno ventilato a 180 gradi per una ventina di minuti. A cottura ultimata lasciare raffreddare e indurire.13118_10203315991575328_5018169060617633211_n