Si fa presto a dire semolino o minestrina… Se vi dicessi che i miei figli si sono leccati i baffi?! Dire semolino fa pensare alle cremine per lo svezzamento dei bambini, alle pappine per il mal di denti o da pazienti ricoverati. E se, invece, vi proponessi la crema di semola in versione strutturata e “gourmet”? In questa giornata uggiosa e umidissima, coi dolori articolari che ballano la samba, ci voleva proprio CALORE. Un abbraccio di bene che sì…sa di infanzia, ma anche di evoluzione. Sapete che è meglio usare semola di qualitalà invece del semolino? Nel semolino mischiano cose “dubbie”. Sapete che la semola è priva di colesterolo, nutriente, saziante e corroborante, ma ovviamente si tratta di carboidrati e zuccheri quindi è bene bilanciarla con grassi e proteine.
Ingredienti per 4 persone per una crema di semola “lenta”:
2 litri di brodo vegetale
200 grammi di semola di grano duro rimacinata
1 stracchino da 100 grammi
Qualche dadino di formaggio Asiago
Salvia e rosmarino
Noce moscata
Olio
8 fettine di speck tagliato sottilissimo
Parmigiano quanto basta per “spolverare”
Preparate il brodo e portate ad ebollizione. Nel frattempo frullate lo speck e riducetelo in briciole e tagliate i dadini di Asiago. Versate a pioggia la semola nel brodo che bolle e rimescolate velocemente con un cucchiaio di legno. Non preoccupatevi se si formano bolle o “palle”. No panic, please! Ci penserete dopo col frullatore ad immersione, nel caso, e tutto sarà perfetto.
Dopo aver ottenuto una crema non troppo densa, aggiungete noce moscata, salvia e rosmarino tritati. Impiattate in ciotole rustiche ed aggiungete i dadini di Asiago, due/3 cucchiaini di stracchino, le briciole di speck e un filo d’olio. Parmigiano a piacere!
Ed ecco che una semplice semola diventa un caldo abbraccio come quelli che ama Olaf di Frozen. Sarete avvolti da questa bambagia d’infanzia in versione “gourmet” e l’umidità nelle ossa si farà più gentile.
La semola che ho usato
Cecilia Mazzeo, autrice, foodblogger, Mamma Ceci, “tante cose”.