Tagliolini integrali con “ragù” di verdure

 

Giorni fa all’Esselunga ho trovato questi tagliolini. Una vocina mi diceva: “prendili, sono carini!” Sì, insomma: amore a prima vista. Mi ispiravano, mi davano l’idea di una consistenza porosa, della pasta fatta in casa. E poi quel colorino che esce dal bianco per sposare l’integrale s’intonava molto bene ai miei pensieri di quel giorno: pulizia, integrità, trasparenza. Mi sarei fatta un nido tra quei tagliolini per assorbire la loro integralità. Viviamo in un mondo che tenta di manipolarci, di sedurci in ogni modo e soprattutto in una società che cerca di dividerci invece che unire. C’è qualcosa di disgregante: nelle amicizie, nella famiglia, negli affetti. A me, invece, piacciono le ricomposizioni, i ritorni, le cose che si aggiustano allo stesso modo delle emozioni e delle persone. Mi piace lottare per tornare all’integrale e ci scappa pure la rima. Per integrità e integralità non intendo una rigidità di pensiero, ma intendo quella luce buona che ci guida verso il bene, verso la purezza delle intenzioni, verso la giustezza di un progetto. E’ facile essere confusi oggigiorno. Facile perdersi nel rumore e nel surplus di stimoli delle giungle metropolitane, facile imbottigliarsi nelle mode e nei luoghi comuni perdendo di vista il senso di tutto e la nota incipit della purezza. Integrale è ciò che non è stato troppo lavorato e manipolato. Integrale è un alimento che conserva gelosamente il cuore dei suoi principi nutrizionali. Integrale è una persona con le idee chiare in cui le gambe camminano allo stesso passo del cuore. Una persona che sa scegliere, che non si fa usare, che non scende a compromessi, che non cerca vie facili, che non t’imbroglia e tenta di non farsi imbrogliare. Integrale è quella persona che ti fa una radiografia ai pensieri, al cuore, all’anima e se coglie delle ombre stonate te le comunica. L’integralità è una forma di purezza, un modo d’essere. La metafora calza a pennello: i cibi integrali sono più ricchi di fibre e in quanto meno raffinati possono risultare più aggressivi. Allo stesso modo delle persone integrali. Ma il problema non è dell’integralità, bensì della maschera della raffinatezza. La maschera non sa reggere la verità.

A me piace vedere le persone riunite, forse è sciocco, ma che dire, mi piace vedere la gente che si corre incontro, mi piacciono i baci e i pianti, amo l’impazienza, le storie che la bocca non riesce a raccontare abbastanza in fretta, le orecchie che non sono abbastanza grandi, gli occhi che non abbracciano tutto il cambiamento, mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, la fine della mancanza di qualcuno.”

(Jonathan Safran Foer)

Tagliolini di semola integrale con “ragù” di verdure e germogli di porro su veli di formaggio

Tagliolini integrali con ragù vegetariano

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Per il “ragù” di verdure ho utilizzato (per due persone):

due patate piccole

peperoni mignon arancioni, rossi e gialli

1 piccola cipolla dorata

tanto basilico

olio e sale

vino bianco

Ho tagliato a dadini patate e peperoni e li ho fatti rosolare con la cipolla affettata sottile, sale, basilico. Ho sfumato con un goccio di vino bianco e portato a cottura aggiungendo un poco d’acqua.

Ho cotto i tagliolini (250 grammi) e li ho versati nelle verdure. A fuoco vivo ho saltato aggiungendo un po’ di parmigiano grattugiato. Ho impiattato adagiando i tagliolini su due fettine di Camoscio d’Oro, ma andrebbe bene anche la scamorza o il brie. Ho poi aggiunto i germogli di porro. Come il mio sesto senso mi aveva suggerito…li ho trovati squisiti. I germogli di porri regalano un contrasto particolare di consistenze e, a mio avviso, regalano un sapore “frizzante”. Un sapore intenso, robusto e croccantino che si armonizza con la “scioglievolezza” del formaggio. Sono ricchi di clorofilla, scrigni preziosi dei segreti di Madre Natura.

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