Vellutata di zucca e cipolla al forno con funghi e burrata di bufala

La zucca! Mia adorata zucca! Declinazione infinita e poetica dell’autunno. La vellutata con le verdure cotte al forno è ancora più buona e più sana. Una coccola che non so dire… Dovete solo farla e chiudere gli occhi e farvi trasportare da questo velluto e da questa alchimia di ingredienti, temperature e consistenze. La zucca cotta al forno è molto più buona che bollita e mantiene intatte le proprietà nutrizionali e la sua particolare dolcezza.

Si cuociono le verdure in forno e poi si frulla con brodo vegetale. E dopo si serve e guarnisce a vostro gradimento. Io l’ho abbinata ai funghi e alla burrata di bufala fredda che piano piano si scioglie nella vellutata bollente. Orgasmica!

È stata la nostra cena. Praticamente verdure con qualche fiocco di burrata!

Ingredienti:

1 kg di polpa di zucca butternut pulita

2 o 3 cipolle

Brodo vegetale quanto basta

Rametti di rosmarino

Sale affumicato

Aglio, olio, prezzemolo

200 grammi di burrata di bufala

500 grammi di funghi misti (con porcini) surgelati

Brodo vegetale q.b.

Semi di zucca

Rivestite una teglia con carta da forno, adagiate le verdure (zucca e cipolle tagliate a rondelle) coi rametti di rosmarino e un pizzico di sale affumicato. Cuocete in forno statico a 200 gradi per 40 minuti circa.

Così! Nel frattempo preparate un pentolino di brodo vegetale.

Preparate i funghi: da surgelati in una padella antiaderente con un filo di olio, sale, aglio e prezzemolo tritati.

Una volta cotte le verdure, mettetele nel frullatore e frullatele col brodo (aggiungendolo un po’ alla volta) fino ad ottenere una crema vellutata. E ora impiattate: versate la vellutata bollente, poi mettete i funghi, un po’ di semi di zucca e cucchiaini di burrata di bufala. Un vero piacere per i sensi, un comfort food degno di nota.

E ora un po’ di parole belle per l’anima

Prepararsi all’inverno
– Coprirsi il collo con una sciarpa, possibilmente non sintetica e possibilmente che porti ancora un profumo o almeno un ricordo
– raccogliere fiori da portare in casa quando piove, altrimenti fermarsi a guardarli
– preparare zuppe di verdura, calde
– impastare il pane
– prendere una decisione
– Annusare spesso olio di lavanda, di rosmarino e limone
– piangere, se necessario
– ridere, quando capita
– baciare, per chi può
– stare a letto con la coperta sopra gli occhi a inventare favole, poi farle diventare neve e vere
– camminare
– andare a tenere compagnia al bosco
– consolare il mare
– costruire un aquilone ed aspettare il vento
– appoggiare la testa sulla spalla dei nonni e se non ci sono, sulla corteccia di un albero
– rifare il letto tutte le mattine e una vita ogni giorno
– dire la verità
– scrivere lettere e consegnarle
– leggere libri per bambini
– avere una canzone per colazione, pranzo, merenda e cena
– bere centrifugati di frutta e verdura
– accompagnare il prato
– semplificare
– semplificarsi
– dimenticare
– amare quello che c’è, quello che non c’è non c’è
– cercare e trovare un carillon e usarlo, quando serve
– mettere le mani dentro alle maniche lunghe e sventolare le braccia
– registrare la pioggia e ascoltarla ad ogni paura, ché l’acqua scioglie tutto
– sedersi su uno scalino con il viso tra le mani
– respirare.

-Francesca Pacchetti-