Burro di mele e pancakes

Il burro di mele è stato una scoperta strepitosa. Viene chiamato impropriamente burro, ma non è né burro né marmellata. È una crema vellutata senza zucchero e dal gusto speziato che fa pensare subito al Natale, a lucine e addobbi, alla neve in montagna e al fuoco nel camino. È davvero strepitoso, facilissimo, sano e versatile. Come si fa? Praticamente si fa da solo e una volta fatto potete conservare il vasetto in frigo per un mese. Ottimo da spalmare sui pancakes, sul pane caldo, per accompagnare ciambelle secche o per accompagnare gelato di crema o fiordilatte. È talmente vellutato che viene da mangiarlo a cucchiaiate.

Io usato LEI, la mela Stark Delicious

Ne avevo tante, gigantesche e buonissime, dolci e leggermente farinose.

Ne ho usate 5. Le ho sbucciate e poi tagliate a dadini. Ho poi messo i dadini in un tegame antiaderente con il succo di un limone e la scorza di un limone non trattato, tanta cannella a occhio, cardamomo verde e 1 bicchiere di acqua. Cuocete a fiamma bassissima per 90 minuti avendo cura di rimescolare e di aggiungere acqua se si asciuga troppo. Poi frullate e mettete nei vasetti. Non sarebbe un delizioso regalo di Natale con una bella etichetta e una stoffa carina sul tappo? ? Vi giuro, il profumo e il sapore ti catapultano tra renne ed elfi nel villaggio di Babbo Natale. Più che un “burro” direi che è un balsamo d’amore. Potreste abbinare al vasetto  una pergamena con una storia o una poesia sul Natale e l’effetto coccola e abbraccio sarà assicurato.

Noi oggi l’abbiamo spalmato sui miei fantastici pancakes. Non vi sembrano un viaggio sulla luna i miei pancakes?

La ricetta dei pancakes è qui

Pancakes alti e soffici

Buona dolcezza! Per fare il burro di mele mi sono ispirata a loro

http://www.eatcookelovis.com

Grazie Valentina, Salvatore e Camilla.

Vi saluto con questo lavoretto autunnale delizioso che è opera di Valentina e della sua Camillina, ma visto che la C è anche la mia iniziale e adoro le foglie secche…me ne sono innamorata…

 

Cecilia Mazzeo, autrice, foodblogger, Mamma Ceci, “tante cose”